sabato

uno pensa di lasciare le persone lì, in attesa di una chiamata, di un messaggio, di qualche assurdo segnale che rappresenti nella mente dell’altro qualcosa.

a volte però nella mente non c’è proprio nulla. anzi manca proprio la voglia di pensare a qualcosa di importante .

a forza di subire atteggiamenti che non ci appartengono, beh prendiamo le sembianze di quegli atteggiamenti, e ci rapportiamo a tutti, o quasi, in quella stessa maniera.

io ho smesso di aspettare, trovo mille altre cose da fare, e quando qualcuno che poteva prima interessarmi , mi invia un messaggio o una richiesta, beh ho già impegnato la mia giornata a fare altro, che beh un rifiuto è più che giustificato.

non mi piace chi elemosina amore, chi insegue il nulla. al primo rifiuto o scusa, ho già chiuso qualsiasi tipo di conoscenza.

la tolleranza si usa con le persone a cui si tiene davvero, con quelle persone che ci danno qualcosa che non sia solo un contentino saltuario.

alla mia età, di prese in giro ne ho avute in abbondanza, e ad oggi credo che un minimo di astuzia e diffidenza beh siano più che giustificata.

quindi a fronte di tutto ciò che ho vissuto, ho tirato su una corazza, che tutti i giorni fa si che io riesca a difendermi dagli stronzi con cui ho a che fare

14 risposte a "sabato"

  1. sfortunatamente ho imparato a mettere dei paletti nei rapporti umani, indipendentemente, dalla persona. Al primo segnale che non mi piace, chiudo, allontano ed elimino. Forse troppo estremista così? almeno mi salvaguardo la salute mentale 🙂

    "Mi piace"

Lascia un commento